29 dicembre 2012

Apprendimenti sociali


Anche tra bambini minorati visivi ci sono bambini più introversi e bambini più estroversi. In ogni caso occorre tener conto di due aspetti; il primo fa riferimento ad un attaccamento meno immediato nel bambino non vedente all'adulto di riferimento, quest’ultimo non si dovrà scoraggiare se il bambino mostrerà tardivamente l’attaccamento verso di lui. Per incentivare la creazione del rapporto con il bambino, prima di prenderlo in braccio dovrebbe, per esempio, parlargli e toccarlo per  attirare la sua attenzione. In secondo luogo spesso i bambini non vedenti sono meno intraprendenti e tendono a cercare meno l’interazione con i compagni e/o proporre giochi.
Sarà quindi importante ricreare situazioni “protette” , come in un posto conosciuto e in un ambiente familiare e tranquillo e non molto grande, poco rumoroso ma neppure silenzioso, in cui il bambino si può sentire libero di proporre e suggerire attività.

24 dicembre 2012

apprendimento motorio


I tempi di apprendimento della grande motricità da parte di un bambino non vedente risultano rallentati poiché è poco motivato al movimento in quanto dopo aver perso il contatto con l’oggetto per lui esso sparisce e non esiste più.
Per questo è fondamentale che l’adulto lo guidi e lo stimoli alla ricerca degli oggetti.
La successione degli apprendimenti del bambino non vedente è uguale a quella del bambino vedente, solo posticipata. Talvolta la fase dello spostamento a carponi è molto contenuta o assente perché non permette ai bambini non vedenti l’esplorazione con le mani. Gli apprendimenti che ne risentono di più sono autoiniziati per  esempio le condotte posturali.
L’impiego di girelli, passeggini per le bambole o rasaerba giocattolo possono facilitare la locomozione autonoma perché permettono al bambino di anticipare gli ostacoli. Bisognerà inoltre togliere tutti gli oggetti pericolosi e instabili e controllare che non vi siano sporgenze pericolose. Per quanto riguarda la motricità fine verso gli 8-9 mesi il bambino non vedente  raggiunge la coordinazione udito-motoria.
Quindi, per il bambino non vedente, meno motivato ad intraprendere azioni motorie di manipolazione, esplorazione, locomozione, sarà necessario sempre il sollecito dell’adulto. Mentre nel bambino ipovedente sarà più efficace l’uso di oggetti molto colorati e che si distinguano dallo sfondo.
In ogni caso i ritardi funzionali riscontrabili nella prima  infanzia se opportunamente affrontati vengono pienamente superati, tenendo però presente che l’apprendimento imitativo non  sarà possibile effettuarlo, ma bisognerà mettere in pratica un insegnamento per apprendimenti motori sia sportivi sia per la vita quotidiana.

16 dicembre 2012

Come facilitare l'apprendimento

oggi vi dirò delle semplici cose da fare per aiutare il bambino non vedente nell'apprendimento.


  • Nei primi anni di vita la voce dell’adulto deve sostituire la vista del bambino, integrandone tutte  le percezioni
  • L’adulto deve promuovere le percezioni e le azioni del bambino.
  • L’adulto deve fungere da specchio tattile per il bambino, permettendogli di confrontare i propri movimenti e  posture.



Il bambino non può apprendere attraverso l’imitazione, quindi l’adulto dovrà insegnare al bambino quelle condotte che altrimenti non potrebbe acquisire, nonché insegnare le routine motorie facendo toccare al bambino i propri movimenti.

13 dicembre 2012

L'apprendimento


“L’apprendimento è quel processo psichico mediante cui l’esperienza modifica il comportamento umano” (definizione dell’Enciclopedia Garzanti della Filosofia). Quindi l’apprendimento è un processo che ha un percorso che può richiedere delle fasi o degli apprendimenti che fungano da punto di partenza, inoltre perché ci sia un apprendimento ci deve essere un’esperienza, la quale deve incidere sul proprio comportamento, ci possono essere, inoltre, apprendimenti “semplici” e “meccanici” che non richiedono il coinvolgimento delle funzioni mentali superiori ma riguardano processi nervosi più semplici, come i riflessi,  che fanno in modo che anche gli animali apprendano, ma anche processi più complessi come l’acquisizione del linguaggio.
Köhler (psicologo tedesco) con apprendimento per insight intende un processo cognitivo che, attraverso una rapida ristrutturazione percettiva della realtà circostante, consente di risolvere un problema e fissare nella memoria la sua soluzione.
Piaget (psicologo e pedagogista svizzero) invece parla di due processi di che caratterizzano l’apprendimento:
·         l’assimilazione, nella quale il soggetto incorpora e fa propria l’esperienza;
·         l’accomodamento in cui si modificano e riorganizzano gli schemi comportamentali, motori e mentali, ovvero strategie messe in atto dal soggetto per conoscere il mondo e poter agire su esso che vengono integrati con le nuove esperienze, per esempio il bambino manipolando oggetti piccoli scoprirà che la presa a pinza (pollice e indice) è più efficace della presa digito-palmare, ciò lo indurrà a modificare lo schema motorio fin ora utilizzato.

L’apprendimento è, dopo la crescita biologicamente determinata, un fattore importante dello sviluppo ed è quindi determinato dallo sviluppo biologico poiché richiede funzionalità motoria e/o cognitiva.
L’apprendimento non è sempre un processo consapevole, ma si può apprendere anche razionalizzando le cose, non è un processo intenzionale in quanto può essere incidentale, la modalità più diffusa in cui si realizzano queste forme di apprendimento  è l’imitazione, ma in queste forme di apprendimento la vista è il fattore più importante. Infatti la vista rende accessibili svariati stimoli che sollecitano l’azione e l’esperienza, permette di monitorare costantemente e continuo durante la condotta tenendo sotto controllo il target (l’oggetto da prendere) e la traiettoria (della mano ad esempio) consentendo aggiustamenti tempestivi della condotta stessa. Essa permette di imitare i comportamenti altrui inoltre svolge una funzione di coordinazione intersensoriale facilitando la funzione automatica delle informazioni provenienti dai diversi sensi. Il bambino che vede il gatto apprende più velocemente com’è fatto del bambino non vedente, da qui si capisce come l’assenza della vista potrebbe rallentare o compromettere alcuni apprendimenti se non si interviene per aggirare i limiti, l’adulto dovrà stimolarlo a sperimentare oggetti e situazioni nuove e dovrà fargli da feedback al suo comportamento infine è importante che l’adulto svolga una funzione sintesi delle percezioni tattili, uditive, gustative in modo che esse possano essere integrate e coordinate per formare un immagine mentale.

8 dicembre 2012

Orologi per non vedenti

Continuiamo la scoperta degli ausili per le persone non vedenti.
OROLOGIO TATTILE


Sistema di numeri per leggere l'orologi
 
Si tratta di un orologio con un sistema in cui i numeri si compongono sul quadrante e la lettura avviene mediante sfioramento del polpastrello, per chi conosce questa scrittura. E non è detto che l’orologio non possa essere usato anche da chi non ha patologie legate all'uso della vista, ci vuole davvero poco per imparare i caratteri numerici.
Sono inoltre presenti orologi "parlanti".



4 dicembre 2012

informazioni

buon giorno :)
 volevo informarvi che, a breve pubblicherò un altra pagina nella quale vi consiglio la visione di un film, la trama e delle informazioni a riguardo.