Anche nell’ apprendimento del
linguaggio, la vista gioca un ruolo molto importante. Sarà opportuno per il
bambino non vedente che l’adulto gli faccia toccare il suo apparato fonatorio
(posizione/movimenti di labbra, bocca e lingua) evitando poi l’uso di sinonimi
e arricchendo con descrizioni le denominazioni
del bambino ampliando così il suo lessico. È importante che il bambino utilizzi
la parola associandola al suo oggetto e non a una sua parte. Un problema frequente a cui ricorrono questi
bambini è quello del verbalismo,
ovvero danno la definizione precisa di un oggetto ma non ne hanno un immagine
mentale.
È importante quindi stare attenti a
significato che il bambino dà alle parole fin dai primi mesi di vita.
Inoltre il bambino non vedente non
percepisce gestualità e mimica facciale; risulterà quindi difficile per queste
persone comprendere i tempi e le dinamiche della conversazione, cogliere verso
chi è diretta l’attenzione e, allo stesso tempo, sarà difficile per l’adulto capire
se il non vedente è attento a quello che viene detto o fatto.
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