18 febbraio 2013

Difetto visivo: IPERMETROPIA



Nell’ipermetropia l’immagine di un oggetto posto all’infinito si forma in un punto situato posteriormente alla retina. In questo caso l’occhio è costretto in continuazione ad un lavoro di accomodazione per inviare l’immagine sulla retina, che si traduce in disturbi continui, quali arrossamento  congiuntivali, dolori bulbari, mal di testa, affaticamento visivo, soprattutto nel lavoro da vicino.
L'ipermetropia è un difetto refrattivo molto diffuso nella popolazione; si stima infatti che l'ipermetropia colpisca circa cinque milioni di italiani, anche se è abbastanza difficile fornire cifre certe in quanto l'ipermetropia in molti casi non provoca sintomi o deficit visivi e conseguentemente passa inosservata. Nei primi anni di vita l'occhio è fisiologicamente più corto e la sua lunghezza non è ottimale per il potere refrattivo del diottro oculare. Al momento della nascita la percentuale dei soggetti affetti da ipermetropia è decisamente elevata, ma inizia a ridursi in modo progressivo con il passare del tempo.
L'ipermetropia riconosce diverse cause; la più frequente è senza ombra di dubbio un diametro del bulbo oculare più corto del normale; si parla in questo caso di ipermetropia assile (anche assiale); praticamente i raggi luminosi, che provengono da oggetti sia lontani che vicini, convergono in un punto che si trova dietro la retina, e quindi il soggetto ipermetrope vede male gli oggetti posti nelle vicinanze e, in parte, anche quelli più lontani.  Altre cause di ipermetropia possono essere una curvatura della cornea anteriore minore della norma, una curvatura della superficie del cristallino inferiore al normale, un indice di rifrazione della corteccia del cristallino superiore al normale, una distanza eccessiva fra cristallino e cornea. Più rara è l'ipermetropia dovuta all'assenza del cristallino (afachia).

Nel caso di bambini piccoli non è facile rendersi conto del problema perché se l'ipermetropia è molto leggera, la compensazione accomodativa fa sì che il problema resti asintomatico; talvolta, in corso di altre patologie, l'occhio del bambino sembra storcersi; il genitore che nota questo sintomo dovrebbe richiedere un controllo oculistico. Nei bambini piccoli con gradi di ipermetropia medio - alto il fenomeno sopracitato può ripetersi con maggiore frequenza.
Possono verificarsi diversi disturbi: la visione è annebbiata, gli occhi si arrossano, talvolta lacrimano e non è rara la presenza di bruciore, le palpebre si fanno più pesanti e si può avvertire anche un certo senso di sonno. Nei casi più severi, il continuo e notevole sforzo accomodativo indotto dall'ipermetropia può provocare l'insorgenza di strabismo. La diagnosi di ipermetropia deve essere posta dal medico oculista; un esame della vista integrato da varie tecniche strumentali è generalmente sufficiente a rilevare la presenza del difetto in questione.
Per la cura dell'ipermetropia possono essere utilizzate le stesse strategie viste per il trattamento della miopia ovvero: gli occhiali, le lenti a contatto e la chilurgia (laser).
Gli occhiali avranno lenti convergenti (positive) che faranno sì che i raggi luminosi cadano direttamente sulla retina e non dietro a essa; le lenti a contatto hanno lo stesso effetto degli occhiali.

Nessun commento:

Posta un commento