16 gennaio 2013

L'apprendimento mediante gli altri sensi


La vista stimola costantemente il bambino all’azione e all’apprendimento permettendo di familiarizzare con le caratteristiche fondamentali degli oggetti come la permanenza (l’oggetto esiste ancora quando il bambino non lo vede più) la conservazione (gli oggetti cambiano la forma ma mantengono le stesse qualità) e la complessità (mela rotonda, rossa rugosa).

Il tatto e l’udito, invece, non assolvono pienamente a queste funzioni. Il tatto è il senso della staticità e del particolare, con esso infatti è difficile acquisire i cambi di forma di un oggetto e con il tatto si colgono pochi aspetti e pochi particolari dell’oggetto che non permettono al bambino di avere un immagine mentale, è molto importante quindi aiutare il bambino nell’esplorazione minuziosa e generale dell’oggetto.
 Il bambino vedente è facilitato dalla vista a effettuare un processo di generalizzazione mentre un bambino non vedente deve essere guidato progressivamente.
Il bambino non vedente non è predisposto ad utilizzare le manine spontaneamente, infatti spesso le tiene lungo il corpo o in bocca, dovrà essere l’adulto a indurre il bambino a utilizzare le mani. L’adulto dovrà quindi porgere gli oggetti al bambino e deve poi guidargli le mani alla scoperta di essi.
La voce dell’adulto dovrà fungere sempre da guida alle esplorazioni del bambino per poterlo aiutare a costruirsi un immagine dettagliata della realtà.
Anche l’udito, altro senso che permette di localizzare gli oggetti distanti, è un canale di apprendimento, in quanto le fonti di rumore attirano il bambino. Al contrario del bambino vedente, che percepisce la permanenza a suono esaurito, per il bambino non vedente appena scompare il rumore scompare anche l’oggetto.
L’impiego di oggetti sonori serve per far apprendere al bambino la permanenza degli oggetti. L’udito gli servirà inoltre a riconoscere e anticipare azioni di routine, per esempio riconoscendo il rumore dell’acqua che riempie la vasca.
Anche l’olfatto e il gusto vanno sempre stimolati affinché il bambino possa avere una percezione più completa dell’ambiente; l’adulto sottolineerà il gusto e il profumo tipici di diverse pietanze o ambienti.

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